Cronache da dentro al torneo.
Salve a tutti, come state? Io benino. Quest’anno partecipo al più grosso torneo letterario d’iTalia e ho una novità.
Oltre ad avere partecipato con un incipit mostruosamente ben fatto, grazie alle indicazioni ricevute da una sporca (mezza) dozzina di colleghi rotti ai più biechi stratagemmi pur di catturare l’attenzione del pubblico, ho incrociato un amic* che, guardacaso, partecipava anche l**. Sì, pure io ho adottato la neutralizzazione del genere, in questo caso, per proteggere l’anonimato di questa persona.
E perché ne proteggo l’anonimato? Perché ci siamo scambiati gli incipit e li abbiamo giudicati insieme, ecco perché.
Così tra migliaia di partecipanti ce ne sono ben 18, fortunati, che riceveranno dei giudizi estesi e ricchi di informazioni a proposito del testo che è stato a noi sottoposto.
Alcuni testi, questo posso dirlo, sono andati molto bene e hanno ottenuto medie alte o altissime.
Qualcuno non è andato bene, ma mai sotto la “soglia di sufficienza”, insomma niente errori di sintassi o di ortografia e solo un paio si sono distinti per l’inadeguatezza del testo sotto tutti i punti di vista.
Perché 18 e non 20 testi se eravamo in due? Perché ci sono capitati ben due testi uguali, ecco perché.
Niente di trascendentale: ci son capitate due opere in comune e, ma lo dico subito, non c’era il mio incipit né a me è capitato di leggere quello dell’altra persona. Tutto a posto? Non direi.
Vuol dire anche che, quest’anno, ci sarà una luuunga pagella sui giudizi ricevuti. Molto lunga e molto corposa giacché saremo in due a mettere i voti in pagella ai (poveri) concorrenti che invece di esprimere un giudizio avranno tirato contro robaccia tipo
- “illegibile, faresti meglio a darti all’ippica e ora mi tocca scrivere qualche minchiata per arrivare ad almeno 200 battute!“
e, sì, negli anni passati ho ricevuto anche questo.
Seguitemi, se non l’avete ancora fatto, che ci si diverte.
A meno che non sia proprio tu, che leggi, ad aver scritto uno dei giudizi di melma che (ormai lo so) puntualmente non mancherà di farsi notare.
In questo sfortunato caso c’è una buona notizia: hai una ghiotta opportunità per tacere.
Coglila, ma in silenzio 😉