Tharamys

Io Scrittore – Quando si sbaglia investimento

Il prossimo romanzo analizzato balza alla media dell’8, perché quello precedente l’ho saltato. Si tratta di uno dei due romanzi che ha acceduto alla finalissima ed è entrato nella rosa dei 10. Ne parlerò in modo approfondito più avanti.

Qui abbiamo una simpatica coppia di sposini che deve rientrare in Italia per una conferenza e, ops, nel cuore della notte mentre diluvia e stanno sfrecciando per una stradina di campagna investono una bambina. Cosa ci faceva là? Perché? Percome? Panico? Arriva tutto e anche molto altro. Cominciamo. Trama: 7, Personaggi: 8, Originalità: 8; Grammatica: 8. Genere: NG Indizio: Investimento sbagliato.

Il Giudizio

Non è il mio genere. È scritto bene eh? I personaggi sono caratterizzati a dovere, Xxx e Yyyyyyy si riconoscono “a voce” e non solo. Il punto di vista è e rimane su Teo: ogni parola fuori dai dialoghi è centrata sul suo ventaglio diafasico… l’ampiezza dei suoi registri espressivi insomma, funziona molto bene. Non ho notato alcuna intrusione di narratori onniscienti (e rompiscatole) o incongruenze nella narrazione. Teo racconta dall’inizio alla fine, senza che ci siano bruschi e immotivati cambi di prospettiva. Ottimo lavoro. Ci sono alcune sbavature, ma si tratta di inezie, di inestetismi come un “voltatasi” invece di un “si voltò” che avrei preferito. I riflessivi spesso scatenano quella ridda di ci-vi-si su cui il Trio Solenghi Marchesini Lopez ha creato memorabili sketch (come nella loro versione de “I Promessi Sposi”) e che rischiano di far ridere qualche lettore, come me, al momento sbagliato. C’è poi un uso eccessivo della d eufonica, sul quale potremmo disquisire qualche oretta, ma niente che un banale “trova e sostituisci” non possa correggere in pochi istanti.

Personaggi

Ho qualche dubbio sull’arco di trasformazione di Roberta, il suo desiderio di espiazione sembra saltare fuori come un coniglio da cilindro. Il che è un bene, visto che Teo non poteva certo leggergli i pensieri, però, ecco, io avrei messo qualche dettaglio in più per mostrare al lettore tanto il cambiamento avvenuto in Yyyyyyy che la cecità di Xxx rispetto a quei dettagli. Dettagli mostrati prima della frase fatidica, qualcosa di più consistente della sua scarsa presenza. Sì, le proiezioni di Xxx ci stanno tutte, ma… boh? Magari mi è sfuggito qualcosa, ma l’ho detto all’inizio: non è il mio genere preferito e l’ho letto per senso del dovere.

In conclusione

Dal basso della mia esperienza posso solo dire che sì, è un dramma psicologico e sì, mantiene le promesse… forse avrei messo un accenno al motivo che ha spinto una bambina fuori di casa in una notte come quella. Da un punto di vista narrativo ci può stare, ma un accenno sul finale io ce lo metterei, anche solo per dare un’altra mazzata a (quel bastardo di) Teo.

E adesso che ho più delle 3000 battute a disposizione posso sdilungarmi meglio. Il vero punto debole di questo romanzo è la trama: troppe domande senza risposta e un finale aperto che scarica sul lettore la “responsabilità” della soluzione del conflitto. Non ho gradito, ma sono i miei gusti. Lo scopo di questo romanzo era narrare il conflitto psicologico e, per dio, c’è riuscito in pieno. Buoni i personaggi, ben caratterizzati e riconoscibili, storia originale e a suo modo interessante (a chi piace il genere) e ottima la conoscenza della lingua italiana dell’autore. Però, ecco, io avrei messo a contorno qualcosina di più, pochi dettagli per far capire al lettore come mai la ragazzina, che scatena gli incidenti: quello dei protagonisti e poi quello mortale, si trovava in mezzo al nulla in una notte da tregenda come quella descritta. E poi, diavolaccio: i fari della macchina in arrivo li vedi, pioggia o non pioggia. Dettagli, ripeto, piccolezze che potevano rendere la storia più coinvolgente anche per chi non ama particolarmente i drammi psicologici. L’assenza di questi ha lasciato troppe domande aperte. Non è chiaro nemmeno se i protagonisti, alla fine della vicenda, si lasciano, restano insieme, si vanno a costituire o lo fa uno solo dei due e chi. O almeno: non è stato chiaro per me.

Per il resto: un buon romanzo, scritto bene da una persona con buone capacità.

/ 5
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