Worldbuilding – LV1

Ovviamente la pianura con la collina. Una posizione elevata è necessaria per poter dare ai difensori maggior raggio d'azione per le proprie armi, bombardamento aereo a parte. Ma non è il costo della difesa, perché allora la palude o, meglio ancora il picco, sono migliori. No, il problema sono manutenzione, approvigionamenti e controllo del territorio. Troppo spesso ho visto castelli costruiti sul famoso picco, ma nessuna spiegazione su come facesse il cattivo di turno a controllare il territorio sottostante. O come abbia potuto far costruire e mantenere il castello in quelle condizioni.
Il castello sul picco inaccessibile veniva costruito per altre necessità: avvistamento, comunicazione e difesa. Quello sull'isoletta come lo "Chateau d'If" a Marsiglia aveva il compito di proteggere il porto retrostante. Insomma la posizione del castello è funzionale allo scopo per cui è costruito e questo deve essere coerente, o la storia crolla.

La toponomastica di una regione tende a essere omogenea. Strani miscugli si possono avere là dove c'è un confine o dove c'è stato.  Per esempio nella valle dell'Adige: a sud abbiamo Trento e a nord c'è Bolzano che i suoi abitanti chiamano orgogliosamente Bozen (e così appare anche nelle indicazioni stradali) . Questo perché un tempo l'Adige era per metà Austro-Ungarico. Dunque possono esistere Arrow Town e Port d'Aurance? Sì se il background lo prevede. Viceversa un mucchio di città riportate su una mappa con nomi ispirati a vari luoghi che stanno simpatici all'autore, ma che dal punto di vista linguistico paiono appiccicati con lo sputo susciterà nel lettore un mucchio di domande che sono destinate a restare senza risposta.
Non so voi, ma io odio le domande senza risposta.

Senza scomodare le leggi di Sanderson, se basta pagare il giusto per avere un'arma magica o potenziare la medesima, allora il personaggio più ricco deve essere quello che ha l'arma più potente. Lo impone la logica.

Tuttavia io preferisco la regola di Howard: cos'è l'acciaio in confronto alla mano che lo brandisce? La magia ha sempre un prezzo e il denaro non basta mai a coprirlo, inoltre richiede capacità che devono essere addestrate o essa travolgerà il suo utilizzatore. Ma d'altro canto questo può accadere anche con una mitraglietta scorpion, quindi: attenti alle armi e a come i personaggi se le procurano.
Esistono le truffe anche nel fantasy, sapete?

Le barriere linguistiche sono un'ottima fonte di conflitto basata sulla parola. Un qui pro-quo può generare l'ingrediente base per innescare una risata, una rissa da osteria o dare il via a una commedia, o magari una tragedia... insomma le differenze linguistiche sono una manna dal cielo. Non capisco quelli che si semplificano la vita con 'sta storia della lingua comune come avveniva in D&D per semplificare il lavoro del narratore. Oltretutto se si viaggia un pochino si scopre che "la lingua parlata", non quella studiata a scuola, cambia persino se si passa un fiume! Ammirate la varietà e la ricchezza dei dialetti di una lingua: ogni regione, ogni valle, ogni isola ha le sue varietà linguistiche e sono tutte bellissime... e ricche di spunti narrativi.

L'idromele è, probabilmente, la bevanda alcoolica più antica nota all'umanità. Si prepara con due ingredienti semplici e relativamente facili da trovare in natura: acqua e miele.

L'idromele si fa col miele e, probabilmente, è una bevanda ancora più antica della birra, che pure ha una storia plurimillenaria. Per fare il miele occorrono due ingredienti: api e fiori. Le api sono in grado di produrre miele con qualsiasi cosa, ma il miele di fiore è considerato "miele" il resto è chiamato "melata". Si narra di un alveare che produsse miele multicolore, ma poi si scoprì che le bestiole andavano a mangiarsi gli scarti di una nota industria di confetti al cioccolato ricoperti di glassa colorata.
Però, ecco, non è che la tundra gelata abbia poi quest'abbondanza di api e fiori eh? Di idromele se ne può produrre un quantitativo modesto, non certo i quantitativi mastodontici che si vedono in film e libri di bassa lega.

L'alimentazione è un aspetto FONDAMENTALE di qualsiasi attività. Una nota compagnia petrolifera, ma una volta tanto NON italiana, ha perso milioni di dollari per aver risparmiato sul cuoco di bordo. I dirigenti hanno ritenuto non essenziale che a bordo di una loro piattaforma petrolifera ci fosse un cuoco esperto e così hanno imbarcato quello che costava meno. Il risultato te lo lascio immaginare. Ora non dico che i tuoi personaggi debbano cercare a tutti i costi le rogne portate da alimenti mal conservati come la carne dello stufato, ma prenditi un bel manuale di sopravvivenza e scopri in che modo ci si può alimentare mentre si vaga per boschi, prati o deserti e poi regolati di conseguenza. E, credimi, per fare lo stufato su un fuoco di bivacco ci vuole tanto, ma tanto lavoro e attrezzatura. Se metti la pentola, pure di metallo, a contatto con la brace o nella fiamma viva... povera pentola!

Ci sono due elementi da tenere bene in mente quando si riceve un danno fisico. Il primo è la quantità di adrenalina in corpo, che riduce la percezione del dolore. La seconda è lo shock che provoca l'arrivo del segnale nervoso. Un personaggio avvezzo al dolore come può esserlo un guerriero veterano potrebbe resistere allo shock e rendersi conto di aver ricevuto una ferita mortale. Un personaggio "di primo pelo" invece là per là neanche si renderebbe conto del danno, ma dopo qualche secondo perderebbe conoscenza a causa dello shock. La morte, a meno di interventi più o meno miracolosi, ma comunque BEN NARRATI, è il passo successivo.
Per le questioni mediche chiedete a un medico o a un infermiere di pronto soccorso quali sono gli effetti di una freccia che entra nel torace di una persona. Pure che non colpisce il cuore. La risposta vi stupirà.