Tharamys

Incipit e Giudizi

sarralga_GIUDIZIOE venne il giorno.

Oggi sarete misurati. Oggi sarete pesati. Oggi sarete giudicati.
Voi che per primi avete giudicato.

Avete letto i miei giudizi, per quanto possibile mi sono sforzato di aiutare gli autori a migliorare là dove le mie scarne competenze potevano essere d’aiuto. Alcuni hanno ricevuto molto, moltissimo, altri hanno ricevuto molti complimenti e nessuno è rimasto a mani vuote. Ora vediamo cosa è arrivato a me.

I giudizi sono stati valutati in base ai seguenti parametri:
a) Lunghezza. Più scrivi e più tempo hai dedicato a valutare la mia opera.
b) Qualità. Più un testo appare curato da un punto di vista visivo (ortografia, sintassi, presenza di puntini di sospensione = linguaggio immaturo)
c) Presenza di elementi e dettagli dell’incipit inviato per la valutazione.
d) Ricchezza linguistica del testo.
e) Trollosità/Cazzimma.
Il primo parametro è relativo: quando scrivo e sono ispirato viaggio a 12000 battute/ora. Quindi una risposta da 3000 battute richiede circa 15′ di tempo. Valore da 0 a 2 punti.

Il secondo prevede che l’autore abbia riletto almeno una volta il proprio operato e dedicato tempo alla correzione e quindi circa 30′ di tempo. Valore da 0 a 2 punti.

Il terzo parametro indica che il giudice ha letto in maniera approfondita le circa 18 cartelle di testo inviate per il concorso.  Valore da 0 a 2 punti.

Il quarto parametro indica se l’autore ha usato parole “elevate” come “splendido” invece di “bello” o “fatto bene”. Oppure “infimo” o “pessimo” invece di “brutto” o “fatto male”. Chi mi conosce sa che sono allergico al “fare” polivalente e lo elimino a vista. Anche qui: l’autore ha speso tempo per migliorare la propria cultura e offrirla al sottoscritto. Valore da 0 a 2 punti.

Il quinto parametro è puramente soggettivo, ma dato l’intento di questo articolo ci sta tutto. Si tratta di una valutazione del tutto soggettiva e di parte circa l’animosità del giudice nei confronti del sottoscritto, del torneo, dell’universo in generale. Valore da 2 a 0 punti. Ovviamente questo va al contrario.

Giudizio #1 – Il più lusinghiero.
Lunghezza: 1612 caratteri, 1 punto.
Presenza di errori: non rilevati, 2 punti.
Presenza di elementi dell’incipit, 2 punti.
Ricchezza linguistica: ampia e curata, 2 punti.
Cazzimma: assente, 2 punti.
Voto: 9

Nell’incipit non abbiamo l’occasione di conoscere il protagonista di cui si parla nella sinossi. Immagino che i personaggi qui esposti non siano centrali allo svolgimento del testo, ma che servano principalmente per introdurre la vicenda. Chi scrive, tuttavia, non li tratta con superficialità come ci si potrebbe aspettare. Non dedica meno attenzione alla costruzione dei personaggi non centrali, ma li caratterizza con cura e attenzione attraverso vari espedienti: la descrizione di gesti piccoli e non significativi, ricordi personali che aprono una finestra sul loro passato, intenzioni che ne aprono una sul futuro, senza essere eccessivo né pesante nella descrizione di particolari superflui. Si vede che lo scrittore ha impiegato tempo e cura nell’ideazione del mondo fantastico in cui avviene la vicenda di cui parla, si è premurato di immaginare unità di misura, tradizioni, ruoli e costumi. L’ambientazione è particolare e ben descritta, si discosta da quelle più tipiche del genere. In un orizzonte ampio e sabbioso, desolato, si delineano i profili di carovane guidate da burberi condottieri esperti e scaltri, che proteggono la merce da agguati ed assalti alle diligenze. L’incipit è quello di un fantasy-western, magari vedremo se cambierà nello svolgimento. Linguaggio ben utilizzato, piegato con destrezza alle esigenze dello scrittore. Non ci sono errori né di grammatica né di sintassi, fila tutto liscio senza intoppi.Non l’ho letto in cinque minuti col fiato sospeso, ma credo solo perché non sono amante del genere: lo scrittore non ha che meriti. Nessun commento negativo, bravo (o brava).

E che ti devo dire? Se spendevi ancora qualche parola ti mettevo 10 e lode. Al di là del numero grazie: hai speso tempo per leggere in maniera approfondita il mio incipit. Hai notato molti aspetti della mia scrittura, tra cui la gestualità dei personaggi, che di solito viene solo percepita e mai notata se non quando è assente. In realtà qualche errorino c’era, ma la cosa bella dello scrivere è che prima di pubblicare un giro dal correttore di bozze lo pago ben volentieri. Pagare per partecipare a Io Scrittore sarebbe una contraddizione in termini. Se non li hai notati vuol dire che, nonostante il fantasy non sia il genere che preferisci, quello che ho scritto ti è piaciuto. Ne sono felice e onorato.

Giudizio #2 – Poche sentite parole.
Lunghezza: 674 caratteri 0,5 punti.
Presenza di errori: non rilevati, 2 punti.
Presenza di elementi dell’incipit nessuno, 0 punti.
Ricchezza linguistica: ampia e curata, 2 punti.
Cazzimma: assente, 2 punti.
Voto: 6,5

Finalmente un buon libro. Dialoghi curati, punteggiatura ben disposta, testo scarno ma aderente alla trama.Una piacevole scoperta, davvero.Strizza forse un po’ troppo l’occhio ai classici dello stile Fantasy, un po’ Signore degli anelli, un po’ game of thrones, ma si lascia leggere, con uno stile crudo ed essenziale che mi piace molto.Non sono un’amante né una conoscitrice di questo genere, quindi non posso dire se l’opera sia originale, in questo senso. Se apporti davvero una folata di novità in un settore molto inflazionato, ma di sicuro è ben scritta. L’interesse del lettore viene catturato e tenuto vivo. Se prosegue come è iniziato, mi sembra un ottimo romanzo.

Mi sarebbe piaciuto sapere cosa hai pensato mentre valutavi il mio lavoro riguardo la forza dei personaggi e la trama, per esempio. Comprendo che non si tratta del tuo genere preferito, ma quando si partecipa a “Io Scrittore” be’, si deve far conto che difficilmente si leggerà qualcosa che piace. Non prendertela per il voto: come vedrai più avanti si tratta comunque di un buon risultato e, dopotutto, è solo un numero. Ho molto apprezzato l’assenza di astio e cattiveria e il fatto che hai tentato di rimanere imparziale. Se non hai notato errori vuol dire che quel che hai letto, tutto sommato, ti è piaciuto.

Giudizio #3 – Poche parole e mirate.
Lunghezza: 561 caratteri 0,5 punti.
Presenza di errori: non rilevati, 2 punti.
Presenza di elementi dell’incipit pochi, 1 punti.
Ricchezza linguistica: media, 1 punto.
Cazzimma: assente, 2 punti.
Voto 6,5

Ho letto questo incipit tutto d’un fiato e devo dire che mi è piaciuto molto. Il suo merito principale consiste nello scorrere fluido della trama che ti tiene avvinto con svariati colpi di scena. I personaggi sono appena accennati, compreso Marcus, il protagonista, un po’ snobbati dall’incalzare dell’azione. Pur rientrando pienamente nel genere “fantasy” sia il contesto in cui è ambientato che le invenzioni creative messe in campo introducono elementi nuovi. Anche la forma si rivela concisa e scorrevole. Unica pecca:un’ortografia non sempre all’altezza.

Sì, capisco: ti è piaciuto. Ma in questo torneo si danno i propri giudizi con lo scopo di aiutare altri scrittori a migliorare il proprio stile, il proprio modo di scrivere… questi “preziosi” 561 caratteri che mi hai dedicato mostrano quello che hai apprezzato e cosa ti è piaciuto rivelando un certo grado di narcisismo da parte tua. Mi hai raccontato cosa funziona per 9/10 del tuo giudizio e dedicato ben 8 parole a quel che non va. Senza nemmeno portare un esempio, pur avendo a disposizione ben 3000 caratteri per scrivere. Ho apprezzato l’italiano curato quasi sempre (se escludiamo la tripla virgola che spezza un inciso quando accenni i personaggi che è più una caduta di stile che un errore) e il fatto che mostri di possedere una cultura sopra la media per via del tuo ventaglio diafasico, se pure appena accennato. Per il prossimo anno, se parteciperai, datti questo obiettivo: scrivere quattro giudizi invece di uno soltanto, dedicati ai vari aspetti “trama, originalità, forza dei personaggi, uso dell’italiano”. Dedica a ogni aspetto tra le 400 e le 600 battute e ti usciranno giudizi da 10 e lode. Per l’ortografia non ti preoccupare: prima di pubblicare il testo sarà stato corretto da un professionista.

Giudizio #4 – L’entusiasmo.
Lunghezza: 782 caratteri 1 punto.
Presenza di errori: non rilevati, 2 punti.
Presenza di elementi dell’incipit: qualcosa, 0,5 punti.
Ricchezza linguistica: buona, 2 punti.
Cazzimma: assente, 2 punti.
Voto: 7,5

Giudizio:
Nel complesso, un racconto davvero interessante. Letto tutto d’un fiato senza nemmeno accorgermene.L’autore/autrice è riuscito con maestria nell’arduo compito di descrivere terre misteriose ed incantate, la sensazione provata era di trovarsi davvero lì.Ottime le atmosfere, precise le descrizioni delle scene di guerra, azzeccati i momenti di suspance.Un buon lavoro davvero, originale nonostante ricalchi il filone fantasy.Un piccolo suggerimento: attenzione alla differenza di significato tra “e pure” (inteso come “anche”) ed “eppure”, attenzione ad alcune virgole mancanti. Consiglierei una rilettura per aggiustare questi aspetti grammaticali.Rientra senza dubbio tra le migliori opere da me giudicate e spero passi alla fase successiva perché vorrei leggere anche il seguito.

Grazie davvero per aver letto e mostrato qualcosa di quel che t’è piaciuto. Creare atmosfere coerenti con la narrazione è, per me, molto difficile. Per la suspance mi sono premunito di prendere in prestito i trucchi di uno che se ne intendeva parecchio e sono proprio contento di vedere che qualcosa ha funzionato. L’ortografia è la bestia nera di molti (pure la mia) e ormai ho preso l’abitudine di ingaggiare editor e correttore di bozze per portare la qualità dei miei scritti, quando vengono pubblicati, allo stesso livello dei concorrenti più blasonati. Se invece dell’incipit avessi avuto il romanzo come sarà una volta fatti tutti i passaggi, avresti trovato pochi o nessun refuso. Se tutto va bene uscirà per la fine di ottobre, quindi se vorrai leggerlo ne avrai la possibilità.

Giudizio #5 – Poche parole e mirate.
Lunghezza: 466 caratteri 0 punti.
Presenza di errori: rilevati, 1 punto.
Presenza di elementi dell’incipit, 2 punti.
Ricchezza linguistica: medio-bassa, 0,5 punt1.
Cazzimma: assente, 2 punti.
Voto: 5

Giudizio:
Bel libro avvincente anche se l’ atmosfera un po’ lugubre. Tra il genere Fantasy e il genere fantascienza. Nome di luoghi e personaggi un po’ troppo ricercato. Ho cercato Wu-Masau, per capire se questa divinità, esistesse in qualche culto religioso ed invece mi sono imbattuta in un blog che parla le Brulle… ora non capisco se questo è un racconto a se o fa parte di una saga. Comunque l’ ho trovato abbastanza scorrevole nella lettura. il genere che piace a me

Grazie per questo giudizio, mi fa piacere che ti sia interessato a vedere se trovavi qualche elemento dell’incipit in giro per la rete: hai trovato il mio blog, dove se avessi cercato bene avresti trovato proprio tutto, incluso nome e cognome del sottoscritto (vedi sezione “contatti”). Ti ringrazio per non avermi segnalato, purtroppo questa è una zona grigia del regolamento. Il libro fa parte di un “ciclo”, vale a dire tanti romanzi autoconclusivi basati sulla medesima ambientazione e con molti personaggi in comune. A volte in provincia. Anche tu mi racconti cosa t’è piaciuto e cosa no. Atmosfera Lugubre (grazie, graziella e grazie a tu-sai-chi) il titolo è “L’ombra Scarlatta”, ma secondo te di cosa poteva parlare? Di puffetti rosa che giocano a palla sulla spiaggia?
(ah, però, questa me la segno). Anche per te vale il solito consiglio: la prossima volta MOSTRA cosa t’è piaciuto, cosa ha funzionato, cosa ha colpito la tua sensibilità e gli effetti che quel che hai letto ha avuto su di te. Se mi racconti che t’è piaciuto non hai formulato alcun giudizio: mi hai dato la tua opinione acritica. Se mi dici che il gelato al cioccolato fatto da “Tizio” è buono, bene, è la tua opinione. Se io sono Tizio con la tua opinione ci faccio poco, a parte un po’ di pubblicità. Da te ho bisogno di sapere se ti sembra abbastanza cioccolatoso, se è dolce il giusto o è amaro, salato, troppo dolce… insomma ho bisogno di sapere che effetto ti fa. Ti è parso originale o hai letto altre cose che ti ricordano questa ambientazione? I personaggi, pensi di ricordarteli? O sono simili a cento altri che hai già visto? E la trama, che hai intuito nella sinossi, ti è parsa abbastanza intricata? O è prevedibile e scontata?
almeno non hai notato gli errori (purtroppo c’erano) e questo, più di ogni altra cosa, mi dice che t’è piaciuto. Se qualcosa ti piace al punto da volerla non stai a guardarne i difetti.

Giudizio #6 – Voja de lavora’ sārtame addosso!
Lunghezza: 924/196 caratteri 2/0 punti.
Presenza di errori: rilevati, 1/0 punti.
Presenza di elementi dell’incipit, 1/00 punti.
Ricchezza linguistica: bassa, 0 punti.
Cazzimma: pienamente evidente, 0 punti.
Voto: 4
Voto reale: 0

Giudizio:
Una figura misteriosa si aggira per le Brulle, la terra più pericolosa tra quelle conosciute in tutto il continente. Interi convogli con animali carico ed equipaggio svaniscono tra le grigie pianure senza lasciare traccia. Al protagonista quasi tredicenne l’ingrato compito di scoprire di cosa si tratta, scoprire quali eventi l’hanno generata e di come tutta la vicenda è strettamente connessa al suo destino e alla sua vita. Prendere in mano la situazione e rendersi artefice del proprio destino, oltre a segnare la fine dell’infanzia e l’inizio di quel difficile cammino che è il diventare adulti, è proprio il percorso di scoperta che porterà il giovane eroe (suo malgrado) a superare con successo l’Ombra e chi l’ha creata…Ma dai. Nel 2020 Interi convogli con animali carico ed equipaggio svaniscono tra le grigie pianure senza lasciare traccia e dopo arriva Nembo kid. Perdonami ma non è proprio il mio preferito…

Io so’ de legno. E sembro bono e carmo ma le tue parole sta tranquillo che me le ricordo
e quarcevvorta me le segno! (Testardo – Daniele Silvestri)

Tu che stai leggendo questo giudizio potresti non capire, ma qui occorre introdurre una precisazione non da poco. Degli oltre 900 caratteri da cui è composto questo giudizio solo gli ultimi 197 sono farina proveniente dal sacco del giudice (sei dei quali sono puntini di sospensione). I restanti 727 sono stati copia-e-incollati dalla sinossi che avevo allegato all’incipit. Chi conosce le Cronache di Tharamys ha già capito di chi si tratta, ma sa pure che il protagonista tutto è tranne che Superman e ciò in cui eccelle non lo porta sullo stesso piano di un certo cimmero con lo spadone facile. Eppure questo signore è saltato alle conclusioni senza neanche aver letto l’incipit. Eppure il regolamento del torneo è abbastanza chiaro: la sinossi serve per avere un’idea, ma ai valutatori è esplicitamente richiesto di valutare l’originalità, la forza dei personaggi, la forza della trama e l’italiano utilizzato. Il doppio voto che ho dato a questo giudizio è, quindi, una misura del mio valore rispetto al tuo modo di scrivere: se consideriamo tutto il tuo testo, inclusa la parte che mi hai copiato, il voto finale è un bel (per modo di dire) 4, altrimenti è uno  zero pieno.

Giudizio #7 – Nanogiudizio
Lunghezza: 357 caratteri 0 punti.
Presenza di errori: nessuno, 2 punti.
Presenza di elementi dell’incipit: assenti, 0 punti.
Ricchezza linguistica: elevata, 2 punti.
Cazzimma: assente, 2 punti.
Voto: 6

Giudizio:
Si tratta di un romanzo di formazione per ragazzi, di genere fantasy. L’incipit che sfrutta moltissimo i termini sensoriali visivi (colori) è un rischio: si rischia di tagliare fuori moltissimi lettori. Non è approfondito. La trama è troppo sintetica e non si capisce l’intreccio.Se non altro, sembra sia un volume unico, il che è un vantaggio commerciale.

Anche qui: totale assenza di elementi dell’incipit, se pure mostra di aver letto in modo superficiale l’incipit. Altrimenti si sarebbe accorto che ci sono descrizioni visive (la luna che sorge sulla piana grigia), auditive (i rumori degli scontri narrati sfruttando parole onomatopeiche quali “clangore” e “scroscio” per esempio) e cinestetiche (che coinvolgono tutti gli altri sensi, anche quelli “extra”). La trama è sintetica? Cribbio, ti ho lasciato più di 3000 battute di sinossi dove è spiegato tutto, dal senso dell’incipit (tant’è che uno dei giudici ha notato la cura per i personaggi secondari) al finale e me la definisci “sintetica”? Va be’. Certo che è un volume unico: la parola “Autoconclusivo” significa che la storia inizia e finisce con la parola fine. E pure vero che anche questo romanzo va a incastonarsi in un panorama più ampio. Ogni libro del ciclo può essere preso come una storia a sé stante o come parte di una narrazione più ampia che può essere iniziata da un libro qualsiasi: l’ordine non è molto importante, ma soltanto “Comodo”. Questa cosa dei volumi autoconclusivi l’ho presa da Clive Cussler, che è stato un maestro del romanzo seriale (La serie su Dirk Pitt, quella su Isaac Bell e poi le serie “Firmate” da lui e situate nello stesso universo narrativo sono validi esempi) e so che funziona. Dato il giudizio microscopico ne approfitto per farmi un po’ di pubblicità. Non sarò ancora all’altezza di un Cussler o di un Camilleri, ma voglio arrivare a quel livello e, possibilmente, superarlo.

Giudizio #8 – Quando si dice “Leggere con attenzione”
Lunghezza: 2506 caratteri 2 punti.
Presenza di errori: qualcuno, 1,5 punti.
Presenza di elementi dell’incipit: molti, 2 punti.
Ricchezza linguistica: elevata, 2 punti.
Cazzimma: assente, 2 punti.
Voto: 9,5

Giudizio:
Il mondo sembra interessante, la storia è abbastanza intrigante da farti incuriosire e il personaggio principale è simpatico.Detto questo il libro in sé sembra necessitare di una bella rilettura. Ci sono preposizioni dimenticate, frasi un pò confusionarie, errori di distrazione e alcuni errori di punteggiatura che rovinano l’esperienza di lettura. Giusto per fare degli esempi a pag. 1 “La leggenda narra che gli dei, scontenti vita…” (presumo sia “dalla/della vita”), “veniva a sapere cosa era ne era stato stato dei convogli…” (cosa ne era stato…), “Larsen e il suo convoglio, la sua scorta e tutti i suoi compagni di viaggio era… (troppe “e”, “erano” non “era” ovvero “Larsen, il suo convoglio, la sua scorta e tutti i suoi compagni di viaggio erano…”), “Ci avesse pensato sarebbe” ( “Se ci avesse pensato” suona meglio), “Aveva la consapevolezza che nessuno dei suoi… […] erano tutti morti” ( probabilmente si intendeva dire “tutti i suoi […] erano tutti morti”, oppure “nessuno dei suoi […] era sopravvissuto” perché così com’è non ha molto senso), “Marcus si voltò di scatto: il capitano dei Dragoni di Cupial, la sua scorta, lo raggiunse in sella al suo destriero: uno splendido etsiqaano dall’inconfondibile manto nero.” (non si possono ripetere i due punti due volte nella stessa frase) etc.etc. Inoltre certe parti stonano un pochino siccome già ripetute in precedenza. Per esempio a pag. 1 si descrive il suolo delle Brulle – “il suolo delle Brulle era scivoloso e insidioso” – e poi viene descritto nuovamente praticamente all’inizio della pagina seguente – il suolo delle Brulle è la cosa più strana che si possa incontrare in tutto il continente. Duro come il cristallo… Avrebbe più senso descriverlo chiaramente o a pag.1 o a pag.2 così che il lettore si costruisce un’immagine mentale del territorio e poi non ci debba più pensare. Ultima cosa, più inerente con i gusti personali forse, mi sembra strano che il capitano dei Dragoni di Cupial che descrivi, al comando di un gruppo di mercenari molto organizzato e disciplinato si getti alla morte così, come se non avesse alcuna esperienza. E in caso motiverei la cosa, per esempio sottolineando di più il fatto che era un capitano veramente molto avido o simili. In conclusione, ho messo tutte queste osservazioni solo per consigliare all’autore una rilettura attenta di un racconto con delle potenzialità. Singolarmente non sono errori gravi, ma nel complesso rovinano la lettura e impediscono l’immersione nel mondo.

Togliere i sassi dal campo, prima dell’aratura, evita che i coltelli e il vomere vengano troppo danneggiati. Tuttavia ogni anno sembra che i sassi tornino, come se un dio dispettoso si fosse divertito a seminarli.
Coi refusi accade la stessa cosa: si può passare una vita a cercarli e a toglierli, ma qualcuno, al passaggio successivo, salterà fuori sempre. È per questo che, prima della pubblicazione, ci sono passaggi quali editing e correzione di bozze. Detto ciò è stato un piacere leggere questo giudizio: chi lo ha letto è stato attento e ha suggerito come, secondo lui (o lei) è possibile rendere l’incipit ancora più efficace. Rilevare problemi di coerenza interna non è banale e il suggerimento ricevuto lo terrò nella massima considerazione. Grazie davvero!

Giudizio #9 – Un haiku, in confronto, è prolisso e porta con sé un universo.
Lunghezza: 209 caratteri 0 punti.
Presenza di errori: non rilevati, 2 punti.
Presenza di elementi dell’incipit: nessuno, 0 punti.
Ricchezza linguistica: media, 1 punti.
Cazzimma: massima, 0 punti.
Voto: 3

Giudizio:
Illeggibile. La storia non riesce neppure a candidarsi al banalissimo genere al quale vorrebbe appartenere. Non ho altro da dire, ma sono costretto a raggiungere i duecento caratteri del giudizio da inviarle.

Che posso dirle: non ho parole per valutare il suo giudizio. Solo parolacce, ma siccome sono una persona colta e sensibile eviterò di paragonarla al concime organico di cui condivide le capacità di ragionamento. Mi limiterò a suggerirle che, anche questa estate, ci sono campi carichi di ogni ben di Dio che aspettano solo lei per essere mietuti. Non sottragga queste braccia all’agreste richiamo, vada… vada e se manterrà questi standard riuscirà nell’epica impresa di raccogliere e concimare in un unico, mirabolante, passaggio.

Giudizio #10 – Giudizio Bonsai.
Lunghezza: 238 caratteri 0 punti.
Presenza di errori: non rilevati, 2 punti.
Presenza di elementi dell’incipit: uno c’è, 1 punto.
Ricchezza linguistica: media, 1 punti.
Cazzimma: nessuna, 2 punti.
Voto: 6

Molto interessante e ben fatto. Le citazioni a H.P. Lovecraft e alla cultura fantasy e Horror sono in bella vista e aggiungono una marcia in più alla storia. C’è qualche errore di battitura però e alcuni passaggi non sono proprio chiari.

Con questo chiudo la disanima sui giudizi ricevuti.
Alcuni ben formulati (o almeno l’intenzione era chiara), altri che avrebbero potuto esserlo e se non altro c’era molta buona volontà. Un paio erano chiaramente il prodotto di fancazzisti frustrati e infuriati contro la vita, l’universo e IoScrittore. Il che mi porta alla domanda “Ma perché?” non è che vinci un premio.

Tre anni fa ricevetti giudizi meno valudi e due valutatori, in particolare, avevano  dimostrato di non aver neanche guardato il testo proposto per la valutazione.  Mi infuriai come e più di una gorgone con la coda calpestata. Poi mi misi al lavoro per riscrivere tutto da capo. Nel mentre mi arrivò la notizia dell’arrivo di Noemi (la mia terzogenita) e pensai decisamente ad altro fino all’anno scorso, quando ripresi in mano il romanzo e lo riscrissi da capo, ma con la narrazione al presente. Il risultato è stato che è piaciuto un po’ a tutti e, forse, anche al mio editore che sta valutando l’opera in questi giorni. Speriam bene. Tre anni fa pensai bene di vendicarmi reiscrivendomi subito e preparare giudizi al fulmicotone per stroncare chiunque e qualsiasi cosa al mero scopo di ferire chi li avesse ricevuti. Bene, certo, ma a quale scopo? L’unica certezza che trovai in questa decisione era che dopo essermi sfogato avrei visto l’immagine riflessa allo specchio sussurrarmi “tu si’ ‘na mmerd” con la voce di Giancarlo Bigazzi (e chi non sa chi sia vada su wikipedia!).

Quindi: mi sono messo a studiare come produrre dei giudizi il più possibile oggettivi e cercare di aiutare i prossimi “incipisti” a migliorare le loro opere. Magari l’anno prossimo ‘sta cosa mi verrà meglio. Inoltre ero e sono ancora molto arrabbiato per il modo in cui i valutatori vengono abbandonati a se stessi da parte dell’organizzazione. Quindi con questa serie di articoli voglio mettere bene in luce le dinamiche del torneo a “futura memoria” per tutti. Magari la direzione del Torneo deciderà di apportare qualche cambiamento, tipo mettere linee-guida per i giudizi un po’ meno vaghe e un limite di caratteri per la lunghezza dei giudizi un po’ più adeguato… chessò 600 battute, minimo, massimo 6000?

Buona Giornata

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.