Tharamys

Sei stupido o mangi i sassi?

Cari lettori, stavolta scrivo non per parlare di fantasy, letteratura o tecniche di scrittura. No, stavolta scrivo per raccontare la corretta risposta da dare a chi pone domande del genere.

Alcuni imbecilli, proprio stasera: 25/1/21 hanno sottoposto a Zoombombing il canale di “Lezioni in cambio di donazioni” di Francesco Trento. Ho già parlato in passato delle iniziative di Francesco e mi rende felice poterne parlare in termini più che lunsinghieri.

Cosa c’entra la domanda “Sei stupido o mangi i sassi?” con questa gente? È la domanda che vorrei tanto rivolgere a ognuno di loro. So per certo che mi sentirei rispondere “MANGIO I SASSI” con malcelato orgoglio. A quel punto non potrei che rispondere “Ah, sì, mangi i sassi eh? Allora sei proprio stupido!”.
Sic et simpliciter.
A fine articolo metterò anche la risposta corretta per evitare di passare per stupidi e, ma è chiaro, si capirà anche perché non può essere alla portata di questa gente.
Cosa è successo esattamente?

Nel bel mezzo della lezione sul “Viaggio dell’Eroina” tenuto da Marina Pierri questi imbecilli si sono collegati al canale e hanno cominciato a disturbare la lezione con le loro voci e le loro facce, incuranti del fatto che la lezione era registrata e che, dunque, abbiamo tutti conservato una foto ricordo dei loro dolci sorrisi. Dopodiché hanno cominciato a postare falli compensatori, svastiche e altro materiale che il nucleo investigativo di via In Selci, a Roma, esaminerà e valuterà quanti reati ascrivere ai quattro account da cui son partiti gli attacchi e ai rispettivi responsabili.

Sì, ma perché “stupidi”? Certo, il video della lezione, regolarmente registrata con disclaimer e autorizzazione da parte dei partecipanti, da solo non basta. Vero, ma i carabinieri hanno accesso al log di Zoom e possono risalire all’indirizzo IP dei colpevoli, poi tramite i log dei rispettivi provider risalire ai contratti telefonici da cui sono partiti gli attacchi.

La mia esperienza di “hacker” ossia di smanettone fin da quando al posto di Internet c’erano le BBS, mi dice che da sola questa ricerca potrebbe bastare anche se i computer da cui sono partiti gli attacchi potevano essere dei semplici firewall dietro i quali si nascondevano i colpevoli. Gli attaccanti avrebbero potuto anche usare uno dei tanti servizi VPN disponibili in rete e in grado di nascondere gli attaccanti. Vero, ma sia i service vpn sia la stessa rete TOR non bastano a fermare carabinieri e polizia postale che, con un regolare mandato, possono accedere ai tabulati dei gestori telefonici e di tutti i provider vpn che operano su internet. Insomma ti puoi nascondere dentro TOR, ma se l’attacco parte da un provider nazionale, entra in TOR, e poi esce da tor per colpire un altro server magari entro lo stesso provider… rintracciare il colpevole, disponendo dei tabulati telefonici, è pura accademia.

Certo, se quelli che hanno attaccato si sono serviti bene della rete TOR o hanno usato più di due PC hackerati come firewall le probabilità che vengano rintracciati diventano quasi nulle, ma sono ottimista. Usare TOR per commettere crimini non è semplice, usare i tool di comando e controllo per creare reti di PC Zombie efficaci e usarli per mascherare le proprie attività sul web… eh, si può fare, certo. Però se si possiedono simili capacità di solito le si usa per guadagnare più o meno illecitamente un bel po’ di denaro. Tanto, da un punto di vista penale, il rischio è il medesimo.

E allora? E allora sono ottimista, l’ho detto. I quattro gatti che stasera hanno generosamente condiviso il nulla che abbonda nelle loro vite con noialtri, oltre ad aver disturbato un corso di scrittura incentrato sullo studio del “femminile” nei personaggi, hanno mostrato di possedere doti tecniche dal punto di vista informatico con le quali hanno semplicemente fatto saltare i nervi a circa 300 persone. Molte di queste sporgeranno denuncia (qualcuno ha segnalato l’accaduto alla polizia postale proprio mentre avveniva) e qualcuno, me per esempio, ne parla in modo da dare all’accaduto la giusta prospettiva.

Se avessi avuto a che fare con persone intelligenti, queste avrebbero attaccato evitando di accendere le telecamere e fare in modo che tutti potessero vederli in faccia. Se queste persone fossero state intelligenti avrebbero usato filtri per distorcere la voce (lo spettro delle frequenze di una voce umana è unico e vale tanto quanto un’impronta digitale) e, soprattutto, avrebbero usato le loro straordinarie competenze informatiche per racimolare un po’ criptovaluta magari infettando i PC dei partecipanti per sfruttare la loro potenza di calcolo.

Niente di tutto questo è accaduto.

La logica conclusione è che le persone che hanno violato l’art. 615 ter del codice penale non si sono comportate in modo molto intelligente e, giocoforza, risalire ai computer che hanno utilizzato per l’attacco sarà un gioco da ragazzi… no, sul serio, visto le tracce che i quattro minchioni hanno lasciato dietro rintracciarli è talmente facile che se avessi accesso al log della zoomata potrei riuscirci anche io. Figurarsi un carabiniere addestrato a indagare proprio su questo genere di delitti ed equipaggiato con strumenti ben più potenti di un semplice PC come il sottoscritto (e, ribadisco, basterebbe questo).

La conclusione è che non dovrò far altro che sedermi sulla sponda del torrente, abbastanza in alto da non farmi travolgere dalla piena, e attendere che la giustizia faccia il suo corso.

Per chiudere ecco la risposta giusta da dare alla domanda “Sei stupido o mangi i sassi?” uscita fuori durante una sessione di Gioco di Ruolo tra amici, poco prima di aprire i cartoni della pizza.

“I sassi te li magni te e 3/4 de la palazzina tua, io me magno la pizza” e, come si dice in questi casi, chi vuol intendere intenda. Tutti gli altri è meglio che leggano qualche libro per imparare a liberarsi da certe trappole verbali o resteranno ciechi a causa delle troppe seghe mentali.

E il primo disse: “Ah sì, non vuoi comprare il nostro giornale?!”
E gli altri “Lo teniamo fermo tanto per parlare”
Ed io pensavo ora gli dico “Sono anch’io fascista

R. Vecchioni

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